L’origine dell’abitato risale all’anno Mille. Toro
è menzionato per la prima volta nel 1092, quando Roberto di Trystaino, signore
di Limosano, donò paese e pertinenze all’abbazia benedettina di Santa Sofia di
Benevento, che esercitò il dominio feudale fino al 1785. Suoi feudatari furono
gli abati e i commendatari dell’abbazia, tra i quali si ricordano Francesco
Gara, Ascanio Colonna, Vincenzo Maria Orsini (che fu papa con il nome di
Benedetto XIII), Niccolò Coscia e Fabrizio Ruffo di Calabria. In quanto feudo di
Santa Sofia di Benevento, gli abitanti di Toro godettero di immunità fiscale, ma
l’esercizio del loro diritto non fu sempre pacifico. Grazie alle immunità, Toro
fu tra i dieci comuni più popolosi del Molise. Ma la peste del 1656 lo spopolò.
Nel 1805 fu devastato da un violentissimo terremoto che abbatté l’intero abitato
(restò in piedi solo il
di Santa Maria di Loreto) e provocò poco meno di 300 morti.
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