Il toponimo Toro non è
raro nel meridione d'Italia. Nel paese molisano resiste il mito della lotta
letale del leone con il toro che avrebbe dato il nome e battezzato con un rito
cruento il sito scelto dai padri fondatori. Una leggenda strana, forse ispirata
allo stemma comunale settecentesco, murato nella facciata nord del campanile:
rampanti in campo ovale un leone e un toro si affrontano, le zampe poggiate su
quattro colli, il tutto sormontato da tre stelle. Una leggenda che si pretende
antica e popolare ed ha senso solo nella versione in lingua: demolita dalle
fondamenta nella improbabile versione dialettale, che deve far ricorso a nomi
diversi per designare l'animale, tore, e il paese, Ture, la
leggenda è addirittura derisa dalla scienza filologica. Masciotta accoglie
l'interpretazione del Trotta che si rifà al glossario medievale del Ducange e
spiega: “Toro, come ripa, riva e simili toponimi, è voce della bassa latinità e
vale: collis cacuminatus et rotundus [colle acuminato e rotondo] qual è”.
Sulla stessa linea il Dizionario di toponomastica della Utet, Torino
1990, che alla voce Toro registra “Paese situato a 588 m. s. m., dista 13 km da
Campobasso. In dialetto tuóre deriva dal latino torum ‘sporgenza,
rialzo di terra’ e anche ‘giaciglio’, riflesso nel napoletano antico tuoro
‘colle’...” |