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 Tempo Molise: Ludovico Cutrone si presenta con la lista dell’Udeur |
«Il nostro Molise fiore all’occhiello del Meridione»
Salvaguardia delle aziende, sviluppo economico e potenziamento delle infrastrutture nel programma
Ludovico Cutrone si presenta con la lista dell’Udeur alle prossime elezioni regionali del 5 e 6 novembre
UN UOMO che preferisce rivolgersi all’elettorato nel modo che gli è più congeniale, e cioè parlare con chiarezza. Questo è Ludovico Cutrone, candidato al Consiglio Regionale del Molise nella lista Udeur Popolari.
«La mia candidatura a Consigliere nelle prossime Elezioni Regionali - ha detto Cutrone - matura nella convinzione di mettere a disposizione il modesto bagaglio politico a servizio di quelle persone che vogliono migliorare la nostra Regione. Ad un Molise dove la disoccupazione è in forte crescita, dove le aziende stanno attraversando una grave crisi io chiedo di voltare pagina, di dare fiducia a chi vuole che questa Regione costituisca il fiore all'occhiello del meridione. L'obiettivo prioritario è senz'altro il miglioramento dello sviluppo civile, sociale e democratico del nostro territorio, ispirato ad un'azione di governo più forte cui possono guardare con fiducia e speranza i nostri giovani, il mondo del lavoro. Il cittadino, a mio modesto parere, deve costituire il soggetto cardine di ogni azione politica; i suoi bisogni, le sue aspirazioni, le sue aspettative devono, sicuramente, trovare una ragione d'ascolto da parte della Regione, che si deve porre come oggetto promotore per meglio corrispondere alle loro esigenze. Il mandato amministrativo da poco conclusosi è stato segnato da alcuni eventi calamitosi: il sisma dell'ottobre-novembre, l'alluvione del 2003 hanno segnato duramente diversi paesi della nostra Regione, tra cui Toro che, ancora, a distanza di quattro anni è ben lungi dal dover tornare alla normalità. Migliorare l'occupazione e conseguire un livello di crescita economica compatibile con le altre Regioni è il punto prioritario del mio programma. Ma perché ciò avvenga occorre: uno sviluppo di ricerca e tecnologia; una politica che miri alla modernizzazione; una riforma strutturale finalizzata all'occupazione, innovazione, coesione sociale e sostenibilità ambientale. Le strategie di intervento per l'occupazione devono basarsi, a mia veduta, su quattro pilastri fondamentali e cioè: migliorare le capacità di inserimento professionale; dare massima importanza all'Istruzione ed alla formazione durante tutta la vita lavorativa; potenziare l'occupazione nel mondo dei servizi; promuovere le pari opportunità (uomo-donna-disabili). Altra piaga che affligge il nostro Molise sono le carenze infrastrutturali; infatti solo la realizzazione delle stesse favorirebbe lo sviluppo della mobilità urbana e la riqualificazione degli spazi pubblici. Con strade e ferrovie più moderne e in grado di rispondere alle reali esigenze dei cittadini potremmo inoltre rivitalizzare l'economia e i flussi turistici. Altro aspetto importante viene costituito dalla Pubblica Amministrazione regionale che ha bisogno di ripartirsi a livello di efficienza. Dolente nota viene invece costituita dalla Sanità dove pare che il deficit ammonti a circa 500 milioni di euro. L'ultima legge approvata sembra che non risolvi i problemi del settore sanitario. Altri aspetti che vanno approfonditi e meritano di essere trattati a parte sono quelli del patrimonio artistico, culturale e ambientale che costituiscono una fonte inesauribile per il Molise. L'Agricoltura rappresenta un altro comparto di rilevante importanza, infatti essa costruisce il 7% del Prodotto Interno Lordo. La tutela del territorio e del paesaggio costituisce un impegno sia culturale che politico, prima che ancora amministrativo, proprio nella consapevolezza che l'ambiente rappresenta uno dei punti di forza della nostra Regione».
"Il Tempo Molise" venerdì 3 novembre 2006
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