I dipendenti dell’Istituto di riabilitazione di Toro tentano la via delle istituzioni per risolvere il duello contro Florio Fisiomedica, la protesta si rianima
“Stavolta andiamo fino in fondo. Siamo senza stipendi da giugno”. Ieri presidio in giunta

CAMPOBASSO. Striscioni contro il ‘menefreghismo istituzionale’, fischietti, grida di protesta: “stavolta, andiamo fino in fondo”. Dalle autorità regionali un po’ di considerazione. I dipendenti della Fisiomedica Loretana di Toro non mollano la loro vertenza e arrivano di nuovo nei Palazzi della Regione.

Ieri, esposti a un freddo gelido, erano in presidio davanti alla Giunta, oggi saranno in Consiglio, perché “stanchi di non vedere risposte”. Laddove risposte significa “pagamento di stipendi arretrati e correnti e l’apertura di quel tavolo di trattative che il governatore Iorio ci aveva garantito”.

Lavorano nell’istituto di riabilitazione ‘gratis’ da luglio (l’ultima mensilità percepita risale a giugno 2005) e per questo incriminano, dopo aver portato e vinto il fatto anche in tribunale, il manager dell’Asl di Campobasso, Sergio Florio.

“L’ingegnere - sostengono dalla Fisiomedica - contesta la legittimità di alcuni ricoveri, ma nonostante una sentenza esecutiva di un lodo arbitrale non provvede a saldare l’importo dovuto e inoltre non paga neanche gli importi esplicitamente riconosciuti e non contestati.

La società sta provvedendo a risolvere i problemi da un punto di vista legale, mentre i dipendenti hanno pensato di sensibilizzare le autorità competenti per risolvere in via definitiva questa situazione di disagio economico diventata insostenibile per tutti coloro che in questa attività hanno l’unica fonte di reddito”. E ieri mattina avrebbero voluto incontrare direttamente Iorio, che però non c’era. L’incontro c’è stato con dirigenti del settore Sanità.

Ricordando che hanno prestato attività per il servizio sanitario nazionale, al manager Florio contestano la liquidazione di un milione di euro. “Un conto – riflettono i dimostranti – è liquidare tale somma, un conto è metterla all’incasso. Deve pagare fatture che risalgono al 2003, 2004 e che comprendono tutto il 2005".

Sono 72 – alcuni sono andati via – le persone che operano nel centro di cui la regione può vantarsi. Sono 72 le persone che malgrado una magra se non inesistente ricompensa continuano a fornire professionalità e servizi a tutti i ricoverati dell’Istituto di Toro. Le loro motivazioni naturalmente sono incontestabili: nessuno lavora senza avere in cambio una rendita. E’ tempo di dovute ricompense.
sv
dal "Quotidiano del Molise", 10 gennaio 2005