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Manifesto della Minoranza del 18 marzo |
Molto polemico il manifesto affisso dal gruppo di minoranza al comune di Toro il 18 marzo scorso. S'intitola "LE VERITA' NEGATE AL CONSIGLIO COMUNALE DI UN PAESE IN GINOCCHIO" ma è interessante. Vale la pena leggerlo.
Alla richiesta - scrivono dunque i consiglieri di minoranza - di un sereno confronto con il Sindaco per acquisire da parte dei nuovi consiglieri eletti notizie sulle problematiche del terremoto, inviata al Municipio il 18 febbraio 2005, e resa nota alla popolazione non è pervenuta alcuna risposta.
Si negano così all'opposizione i più elementari diritti di informazione che interessano l'intera comunità e precisamente:
- L'entità dei fondi pubblici e privati giunti alle casse del nostro comune;
- Il loro utilizzo, i residui di spese e di investimenti in opere pubbliche.
Le stesse notizie sono state richieste all'Ufficio di Segreteria ed una volta acquisite saranno valutate nel merito.
Intanto - continuano i consiglieri di minoranza - denunciamo alla pubblica opinione il diperato mutismo del primo cittadino e le sue incomprensibili chiusure verso un organo collegiale e sovrano come il Consiglio comunale.
Nessuno s'illuda, il Gruppo di Minoranza è risoluto nell'assolvere fino in fondo il mandato ricevuto il 12 giugno, obbedendo solo alla propria coscienza nel rispetto della verità che il popolo merita di sapere.
IL QUADRO DELLA SITUAZIONE E' A DIR POCO ALLARMANTE:
1) i bambini della scuola materna ed i ragazzi delle elementari e delle medie in fatiscenti baracche;
2) il municipio negli angusti locali dell'ambulatorio;
3) la chiesa inutilizzabile;
4) le strade interpoderali disastrate.
Un Sindaco che si dedica all'attività amministrativa a tempo perso, ma dice bugie a tempo pieno, rendendo affermazioni false e non veritiere in Consiglio Comunale e agli organi di stampa, mettendo in grave imbarazzo i consiglieri della sua stessa maggioranza.
Per l'acquisto della sede del Museo della Civiltà Contadina ha dichiarato a Nuovo Molise Oggi del 6 ottobre 2004: "L'immobile acquistato dall'amministrazione comunale è di 140 metri. Si tratta di un guppo di case comprate per un prezzo conordato al ribasso di 22/23 mila euro. E' ampio, capiente e sicuramente non è inagibile".
La delibera consiliare n. 00356 del 29 settembre 2004, approvata con il voto contrario della Minoranza, riporta invece la somma di 31.500 Euro ed i locali risultano inagibili! Qual è la verità, dov'è la trasparenza promessa in campagna elettorale e ribadita nel programma amministrativo?
Un Sindaco che si fa delegare dalla Giunta comunale con delibera n. 8 del 22 gennaio 2005 ad assumere personale di suo gradimento senza nessuna prova selettiva in presenza di tanti giovani disoccupati nel paese, procedimento di "dubbia legittimità".
A ragion veduta non esistono le consizioni di fiducia ed il Consiglio Comunale nel suo insieme.
Invitiamo tutti e ciascuno ad assumersi le proprie responsabilità!
I consiglieri Quicquaro, Ruggiero, Parziale e Di Paolo lo hanno già fatto avvisando il Prefetto, la Magistratura ed il popolo sovrano di queste gravissime irregolarità.
Prima che sia troppo tardi invitiamo i colleghi consiglieri di maggioranza e i cittadini a far fronte comune nel respingere una guida municipale discutibile e nociva per le sorti del paese ed a trovare soluzioni condivise afffinché la vita amministrativa nel comune di Toro torni ad essere attiva, trasparente, partecipativa e al servizio del popolo in cui gli interessi ed i diritti di tutti siano rispettati e garantiti.
Il Gruppo di Minoranza
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