“GIORNO PER GIORNO ...” dell' 8 novembre 2002
a cura di Sandro Nazzario

Terremoto in Molise - Toro nella morsa della paura e del freddo

È trascorsa una settimana dalle due forti scosse di terremoto dell’VIII della scala Mercalli di giovedì 31 ottobre e venerdì 1 novembre, e la terra continua ancora a tremare anche se con intensità minori (dal II al V grado della scala Mercalli), non considerando le due scosse di lunedì 4 novembre dell’1.35 e delle 4.26 che hanno raggiunto il VI grado. Non bastava il terremoto, a partire da domenica 3 novembre le temperature sono scese bruscamente anche con escursioni di circa 10°C, comportando nuovi disagi a chi alloggia fuori casa, soprattutto sulle macchine o in rifugi improvvisati. Dopo la pioggia a tratti mista a neve, nella mattinata di giovedì 7 novembre è stata riscontrata sui campi circostanti l’abitato una gelata consistente.
Il continuo sciame sismico ha inciso sul morale della popolazione che, anche se residente in abitazioni non lesionate, continua a sentirsi sfollata ed accamparsi come può. Circa 90 persone (stime della Protezione Civile) sono state accolte nella Palestra Comunale di Via Giardini, che essendo di recente costruzione (ultimata qualche anno addietro) si è ben comportata come centro di accoglienza nonostante qualche difettuccio: termoventilatori rumorosi e mal programmabili, impianto elettrico con indicazioni poco precise e pochi interruttori per più punti luce, alcune porte di uscita e una finestrella forzate, mancanza di acqua calda. Lasciando libero lo spazio centrale e le vie di fuga, in palestra sono stati sistemati 90 letti (foto) inviati dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa Italiana in più scaglioni (prima 50, poi altri 10 ed infine altri 30), e tavoli messi a disposizione dalla Pro-Loco e dall’Associazione Pensionati. Per gli ospiti sono approntati 90 pasti e cene con prima colazione preparati dalla Croce Rossa Italiana (C.R.I.). Le persone che alloggiano in palestra sono visitate ogni sera da rappresentanti dell’Amministrazione Comunale che si accertano del funzionamento degli impianti del locale e del numero degli ospiti. La nota dolente è data dal parroco di Toro, Padre Giacinto De Sanctis, che non ha ritenuto di dover visitare nemmeno una volta i compaesani accampati in palestra per portare loro una parola di conforto e di speranza: così giovani e anziani durante la sera recitano in proprio la corona del Rosario.
Nel paese la vita è cambiata anche per le ordinanze di divieti emesse dal Sindaco per motivi cautelari. È stata vietata la circolazione dei autoveicoli per tutte le strade del paese fatta eccezione del tratto di Via Pozzillo entrante a Toro fino ai Parcheggi Comunali, di Via Fontanelle, del tratto di Viale San Francesco dall’incrocio con Via Fontanelle e uscendo dal paese, di Via Giardini e della strada di collegamento con la Fondovalle del Tappino. Nelle strade chiuse è vietata anche la sosta, fatta rare eccezioni per piccoli tratti. Sono state inoltre delimitate le aree circostanti la Torre Campanaria, casa Garzone sui tratti di Piazza del Piano e di Via Roma, nonché la stessa Via Roma e i relativi accessi (Via Annunziata ad esempio) per problemi di inagibilità della Casa Comunale e dell’ex-Caserma (dove attualmente avevano sede un’edicola, un tabacchino e due abitazioni). Sempre per motivi precauzionali, sono stati dichiarati inagibili provvisoriamente varie case ed attività commerciali: per esempio tre dei quattro bar di Toreo sono stati chiusi perché posti presso lo stabile comunale e sotto la torre campanaria; la farmacia ha traslocato dalla Casa Municipale ad altro edificio posto sempre in Via Roma. Le ordinanze definitive di sgombero edifici ed inagibilità permanente fino a rifacimenti e/o riparazioni saranno emesse nella giornata di oggi 8 novembre e di domani sabato 9. Da dati ufficiosi del Comune le richieste di verifica di lesioni sono state poco più di settanta, e gli sfollati effettivi dovrebbero essere circa 30-40 persone che dovranno essere alloggiati presso prefabbricati e/o case disponibili che hanno retto all’urto.
L’edificio scolastico, che ospita le scuole elementari e medie, sembra non aver subito nessun danno e se non saranno modificate le disposizioni in corso da lunedì 11 novembre le lezioni riprenderanno normalmente.
Nelle ultime ore la situazione psicologica tra i toresi sta leggermente migliorando, ma le case e i negozi chiusi, le folate di vento e il freddo rendono desolate le strade e le piazze (Piazza del Piano, Via Roma, Centro Storico), prive dell’animazione, del brusio e delle chiacchiere della gente, e del riverbero delle case illuminate a giorno. (foto 1 - foto 2)
Per Toro, e per gli altri paesi colpiti, il cui numero aumenta di giorno in giorno (attualmente dovrebbero aver fatto richiesta circa 50 comuni), la Regione Molise ha disposto l’esenzione del ticket con fornitura gratuita dei farmaci appartenenti alle fasce “A”, “H”, “B” e “C”. Ha disposto inoltre l’apertura continuata degli uffici della Protezione Civile e dell’Assessorato ai Lavori Pubblici e all’Agricoltura per facilitare l’opera dei soccorritori e il monitoraggio delle zone terremotate, e il censimento delle abitazioni disponibili ad ospitare le famiglie senza abitazione. Ha istituito un conto corrente bancario dove chiunque possa contribuire a realizzare un fondo per fronteggiare l’emergenza terremoto. Sulla stessa linea si è mossa la Provincia di Campobasso.
La Redazione di ToroWeb, sperando che la vita torni presto tranquilla, si stringe con affetto a coloro che hanno bisogno di sostegni morali e materiali.