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- Notizia nr.76
- Titolo: "Toquinho vuol conoscere Toro"
- Tratta dal sito: http://www.toro.molise.it
- Pubblicata on-line il: 07/Jul/2004





Toquinho: “Ho curiosità di conoscere
i luoghi d’origine della mia famiglia”


Il popolare cantautore brasiliano, originario di Toro (Campobasso), ha incontrato i rappresentanti della comunità molisana di Roma



Giampiero Castellotti, Gabriele Di Nucci e Toquinho durante l'incontro promosso da "Forche Caudine", associazione dei romani d'origine molisana


ROMA – Toquinho, uno dei più noti cantautori brasiliani, ricorda le proprie origini molisane nel corso di un incontro promosso a Roma dall’associazione “Forche Caudine”, il circolo dei molisani della Capitale.

“In occasione della presenza in Italia dell’artista brasiliano per il concerto organizzato dal Comune di Roma a piazza di Siena, abbiamo voluto promuovere questo incontro focalizzato sulle origini molisane di Toquinho, uno dei più straordinari intellettuali latinoamericani, tra l’altro fortemente impegnato in iniziative a forte valenza sociale – spiega Giampiero Castellotti, presidente dell’associazione.

Per Toquinho, che proprio ieri ha compiuto 58 anni, s’è trattato di un originale regalo di compleanno. Gabriele Di Nucci, segretario generale di “Forche Caudine”, ha invitato ufficialmente il cantautore a visitare il territorio molisano da cui il nonno partì all’inizio del secolo scorso per il Brasile, facendogli anche dono di alcuni libri sulla regione d’origine e offrendogli l’assicurazione di un aiuto per le ricerche genealogiche della sua famiglia, utili anche per ottenere il passaporto italiano. L’iniziativa, tra l’altro, cade a dieci anni esatti da un altro incontro organizzato al teatro Olimpico di Roma da “Forche Caudine” con il cantautore, intervistato sul Molise da Paola De Sanctis.

Toquinho, all’anagrafe Antonio Pecci, aveva tutti e quattro i nonni italiani. Il nonno Giovanni Pecci partì da Toro (Campobasso) a fine ottocento e si stabilì a San Paolo. Qui sposò la nonna, proveniente dalla Calabria. I genitori del cantautore, entrambi lucidissimi e dinamici, hanno 90 anni e vivono in Brasile. Oltre a loro, tiene viva la memoria della famiglia il fratello João Carlos, pittore di fama internazionale, molto fiero delle origini italiane, nonché curatore dei rapporti telematici che il cantautore tiene con il suo pubblico.

E’ molto stretto anche il legame tra Toquinho ed il nostro paese. Tuttavia il Molise rimane per lui un oggetto misterioso, non avendo mai avuto contatti ufficiali se non con l’associazione “Forche Caudine”. L’artista brasiliano ha vissuto in Italia per 7 mesi nel 1969, per cui parla perfettamente l'italiano, ma non ha mai avuto modo di approfondire la conoscenza della regione d’origine, di cui – ammette – “sente parlare poco”. Ricorda: “Fu un periodo di apprendimento in tutti i sensi, un inizio di carriera costellato da difficoltà finanziarie. Problemi che furono superati grazie a buonumore, ottimismo e ad un pizzico di fortuna. Esperienza che ha radicato in me l’idea dell’Italia come seconda patria”.

Ha tenuto inoltre numerose tournée nel nostro paese, è amico di molti cantanti italiani (su tutti Ornella Vanoni ma anche il molisano Fred Bongusto), ha cantato canzoni in italiano (la più celebre è "Acquarello" del 1982, che gli è valsa il disco d'oro, primo e unico brasiliano ad ottenere questo prezioso riconoscimento all'estero). Dell’Italia conserva soprattutto le abitudini alimentari (il piatto di pastasciutta è immancabile nella sua dieta).

La collaborazione artistica più importante è stata con il poeta connazionale Vinicius de Moraes negli anni settanta, insieme al quale ha scritto oltre 120 canzoni, realizzato 25 Lp e tenuto più di mille concerti in tutto il mondo. Nella sua carriera ha realizzato oltre 50 album ed è famoso in tutto il mondo: oltre che in Brasile, è un divo soprattutto in Argentina, Cile, Messico, Porto Rico, Usa, Spagna, Portogallo, Italia, Germania e Giappone. Da sottolineare il suo impegno in iniziative di solidarietà, in primo luogo a favore dei bambini dei paesi più poveri.

L’augurio è che le istituzioni molisane sappiano ora valorizzare questo legame, onorando uno degli oriundi più importanti sulla scena internazionale.

(Fonte: Forche Caudine, associazione dei Romani d’origine molisana, via Foligno 27, 00182 Roma, tel. 06-7029692-7024177-7022271, fax 06-70302677; e-mail: forche.caudine@tiscali.it)




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