Re: Perché l'Hermes è retrocessa? Vota e (Voto: 1) di Phress il Tuesday, 03 June 2008 @ 11:28:02 (Info Utente ) | La notizia della retrocessione della Polisportiva Hermes Toro mi è giunta in ritardo e mi ha lasciato un profondo senso di tristezza. Ma tuttavia la inevitabile disfatta non mi ha affatto sorpreso.
Se penso a come è stata gestita la società negli ultimi anni forse è già un miracolo che la stessa non si sia ancora estinta.
In primis non riesco a comprendere le reali motivazioni ( a prescindere dalle falsità addotte ufficialmente dai dirigenti secondi i quali i ragazzi toresi non vogliano volutamente partecipare alla vita della società) per cui la nostra storica divisa venga fatta indossare a chiunque purchè non sia di Toro. Negli anni trascorsi i giovani toresi che presenziavano ad ogni allenamento venivano perennemente lasciati fuori dal campo( neanche in panchina!) quando sul terreno scendeva qualche soggetto di campobasso persino di scarsa reputazione! Non sarebbe forse meglio alla domenica lasciar giocare i nostri ragazzi ( anche nel caso in cui non fossero sempre presenti ai loro impegni, ma bisogna anche capire l'età adolescenziale!) che vedere gente estranea trascinarsi per il campo con la nostra maglietta? Almeno sarebbe certo che i nostri ragazzi ci metterebbero il cuore e non sarebbero dei lanzichenecchi!
Non solo. Ma che senso ha cercare in tutti i modi di far sopravvivere la tradizione del nostro calcio ( attenzione, mi rendo perfettamente conto dei sacrifici che comunque sopportano i dirigenti e accompagnatori!) se poi nessuno dei nostri compaesani si sente rappresentato da gente estranea a tal punto che quando va a vedere la partita non riesce a capire chi sono i giocatori del Toro e chi gli avversari? Se si volesse una squadra di “stranieri” per vincere, beh! si potrebbe dire “il fine giustifica i mezzi!” Ma se si crea una squadra di campobassani e non tecnicamente insufficienti per poi ottenere dei risultati disastrosi che probabilmente si otterrebbero lo stesso facendo giocare i nostri ragazzi con i loro limiti anche se non partecipassero ad un solo allenamento, dov’è la logica?
Credo che chi stia gestendo la questione Polisportiva non abbia capito i principi ed i valori che diversi anni or sono hanno mosso i nostri nonni a fondare la società: uno strumento di coesione tra i compaesani, per tenere forte il vincolo dell’amicizia e della solidarietà, del sacrificio e della gioia, per crescere insieme nel sacro vincolo della competizione sportiva, aldilà del raggiungimento di qualsiasi risultato o di qualsiasi stupido allenamento! E non mi si venga a parlare di voler insegnare la cultura sportiva, perché CULTURA è una parola grossa che ben pochi si possono permettere di pronunciare!
Adesso tutto questo è andato in fumo laddove la società Hermes, nel modo in cui viene gestita non serve più a nessuno, e sicuramente non ai Toresi. D’altra parte ciò che avviene nel calcio sta avvenendo ovunque nella nostra comunità: fino a qualche anno fa chi sapeva gestire il calcio gestiva il calcio, chi sapeva mandare avanti le cose di chiesa le mandava avanti, chi sapeva di musica faceva musica, chi sapeva organizzare le feste dei santi le organizzava, chi sapeva fare politica faceva politica e, a quei tempi le cose nel nostro Paese andavano molto meglio!. Adesso ognuno si sente in diritto di fare qualcosa senza avere alcuna competenza, pensando erroneamente che l’importante sia fare e non fare bene! Si è perso il senso di se stessi e degli altri!
Infine è necessario imparare che quando si gestisce una “cosa pubblica” come è la Polisportiva bisogna accettare le critiche di tutti quando sono argomentate e poggiano su basi concrete senza lasciarsi prendere dalla rabbia e chiudersi a riccio!
Se si guardano i risultati del sondaggio del sito appare tutto chiaro: la stragrande maggioranza dei Toresi ha trovato dei colpevoli ( sportivamente parlando!) di questo disastro!.
I responsabili ne prendano atto!
A volte fare un passo indietro non è segno di debolezza o di sconfitta.
Ma di coraggio ed intelligenza!
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